Credo che la mia passione per le terre di confine nasca con me.
Prima di tutto anche io sono nata su un confine, quello tra Emilia e Romagna.
Per non dire della mia vita sempre sul confine, in bilico tra questo e quello, su e giù, volere e non volere, andare e tornare.
Insomma, una vita difficile. Dico sul serio. Vivendo ho scoperto che le persone hanno bisogno di punti fermi e i confini creano ansia, quasi che siano lì per mettere in discussione l’ordine costituito. E questo disagio, che può assumere molte forme, a un certo punto diventa insofferenza verso gli apolidi, di sentimenti o documenti.
Ecco, io decenni fa ho preso atto di essere una apolide dei sentimenti.
E che mentre aspiro ad appartenere a luoghi, gruppi e persone, la mia natura, dopo poco, rifugge da qualunque dinamica di appartenenza.
Se questa digressione nell’autoanalisi introspettiva e la questione dei confini non sono stati motivo di turbamento, ora sai con quanto amore ti parlerò della Romagna Toscana che non è solo una terra di confine dal punto di vista geografico. La Romagna Toscana è un po’ questo e un po’ quello e, lo stesso, ha una identità ben precisa. Proprio come me.
Infine, devo dichiarare una certa questione sentimentale che ha origine nella sedimentazione di ricordi di gite, cieli tersi, nuvole sparse, molta piadina.
La Romagna Toscana è un tatuaggio d’amore.
L’anno che ho proposto al mio marito bolognese di andare alla sua scoperta, è a un’ora di macchina da Bologna, ha reagito con entusiasmo. No, non è vero, ma non ha avuto il cuore di smontare il mio. Poi però non voleva più tornare indietro, vorrà pur dire qualcosa? Una delle nostre migliori vacanze.
Romagna Toscana
Questa newsletter è un numero speciale di Via Emilia, la sezione di Fritto Misto dedicata alla scoperta della mia bella regione: l’Emilia-Romagna.
La Romagna Toscana o Romagna Fiorentina è una regione storica dell’Italia. L’area, che geograficamente, linguisticamente e culturalmente è romagnola, fu dominata da Firenze dalla fine del Quattrocento agli anni Venti del Novecento, quando il regime fascista trasferì quasi tutti i comuni della Romagna Toscana all’Emilia-Romagna, ingrandendo significativamente la provincia di Forlì dove era nato il duce. Con questa operazione Mussolini portò inoltre all’interno dei confini amministrativi romagnoli anche la sorgente del fiume sacro ai romani: il Tevere, che nasce sul Monte Fumaiolo (Verghereto, Romagna). Lo sapevi?
La Romagna Toscana storica comprendeva i comuni di Bagno di Romagna, Dovadola, Galeata, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Sorbano, Terra del Sole, Castrocaro, Tredozio, Verghereto (oggi territori romagnoli) e Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio (a tutt'oggi toscani).
Ed è soprattutto in questi comuni al di là del confine, dove si parla romagnolo e si mangia piadina, che si riaccende la magia del passato della Romagna Granducale.
I piccoli villaggi della Romagna Toscana sono tutti arroccati sull’Appennino e fanno parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi istituito nel 1993 e situato nell'Appennino tosco-romagnolo, a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Per questa ragione troverai un paesaggio e un clima da montagna.
Da primavera a fine autunno è un itinerario che ti consiglio. Il territorio offre molte opportunità per chi ama passeggiate e trekking nei boschi o pratica cicloturismo. E altrettante per chi, pur apprezzando la natura, cerca anche storia e gastronomia.
Questa terra, dove torri e castelli tendono verso il cielo, ricca di frutti della terra (funghi, uva fragola e castagne), e di sapori intensi (strozzapreti, fiorentina e piadina), è per tutti.
A proposito di confettura di uva fragola e piadina romagnola, sul mio blog trovi una buona ricetta per fare la prima e qui sotto la newsletter che ho dedicato alla seconda:
Apprezzata dai turisti stranieri, soprattutto da tedeschi, olandesi e belgi, ho scoperto che è poco conosciuta dagli italiani. Anche da chi frequenta la vicina Riviera e quando piove non sa mai cosa fare. L’itinerario che propongo si trova a un’ora di macchina da Bologna.
Puoi organizzare una gita da un giorno, fermarti per un weekend o, addirittura, organizzare una vacanza e da lì partire verso il mare, rientrando per goderti l’aria fresca e i colori del tramonto.
L’itenerario: Tredozio, Modigliana, Monte Busca / il vulcanello, Portico di Romagna, Marradi, Palazzolo sul Senio
Tredozio
Un comune piccolo e autentico. Da gustare con lentezza.
Da non perdere: Palazzo Fantini e il suo giardino all’italiana sopraelevato.
Dove mangiare e/o soggiornare: locanda Guelfo. Assaggia il sugo alla tredoziese. Una salsa all’aglio che cuoce così a lungo da diventare dolce. Non dimenticare una visita dal fruttivendolo Stefano, lungo il corso principale, per acquistare specialità locali come funghi, uva fragola, uova freschissime. Panetterie entrambe da provare.
Giorno di mercato: martedì.
Noi abbiamo trovato il nostro angolo di paradiso presso Agriville La Collina.
Il posto perfetto dove rientrare dopo una escursione e godersi un bicchiere di vino cullati dal rumore del vento. O dove trascorrere una giornata di ozio rigenerante a bordo piscina. La proprietà comprende Villa Vespignani, splendida villa cinquecentesca con giardino all’Italiana (i colori di antiche varietà di dalie ti stupiranno). Fa parte del circuito Fai ed è visitabile.
Modigliana
La visita richiede circa mezza giornata.
Sali fino alla Roccaccia, quel che resta del castello della famiglia Guidi che, anticamente, in questa zona aveva terre e dimore. Entra nel seicentesco Palazzo Calubani per ammirare lo scalone interno. Se senti un buon profumo, probabilmente sei arrivato alla Gastronomia Antichi Sapori dove puoi anche fermarti per mangiare (nel caso prenota per tempo un posto in terrazza). Primi piatti della tradizione romagnola e piadina.
Giorno di mercato: sabato.
Monte Busca e il vulcanello
Se pensi che non salirai mai sul vulcano più alto del mondo, visita il più piccolo! Eccomi qua, combattuta tra il racconto della verità e l’esercizio di una onesta licenza poetica che rientra tra i diritti degli scrittori. Posso rovinare la poesia di questa immagine dicendo che si tratta di una fontana ardente la cui fiamma perenne è dovuta all'emanazioni di idrocarburi gassosi che entrano a contatto con l'ossigeno?
Comunque, la fiamma brucia dal 1500.
Per arrivare, prendi la via Portichese che parte da Tredozio e goditi la squisita bellezza del tragitto. Circa 1,5 km dopo avere incontrato l’albergo ristorante Monte Busca, sulla sinistra, troverai una casa diroccata e una piazzola sterrata dove lasciare la macchina. Da lì prosegui a piedi per alcuni minuti. Foto di rito e via. Ritorna ora sui tuoi passi per mangiare al ristorante di Monte Busca. Cucina casalinga e genuina servita con gentilezza. Qui potrai assaggiare il bartolaccio: un tortello con impasto di piadina ripieno di patate schiacciate, parmigiano, pancetta o salsiccia e cotto alla piastra/lastra. Di fatto un crescione di montagna. In novembre, a Tredozio c’è la sagra del bartolaccio. Magari più avanti ti lascio la ricetta?
Portico di Romagna
Sembra un paese di montagna colpito da un sortilegio. Tutto è pulito, curato e affascinante. Le persone invece stanno scomparendo. E pensare che per un periodo fu capitale della Romagna Toscana. E da qui passò il poeta Dante mentre da Firenze, si recava in esilio a Ravenna.
Non perdere il romantico giro degli orti e il ponte della Maestà, un tipico ponte medievale romagnolo a schiena d’asino.
Marradi
Marradi è famosa per i castagneti, la torta di marroni e la farina di castagne.
C’è poi una vecchia storia di preti e briganti. Una brutta storia che vide coinvolto anche Pellegrino Artusi. Magari un giorno ti racconto del Passator Cortese, re della strada e re della foresta (e taglia gole).
La visita è piacevole e veloce. La macelleria Mercatali è una istituzione.
Il fornaio Sartoni merita sempre una visita.
Giorno di mercato: lunedì.
Palazzolo sul Senio
È un piccolo borgo medievale da cui partono molti percorsi e altrettante storie iniziano. Il folklore popolare locale narra ancora le epiche gesta di una bambina molto carina, camicetta bianca e gonna plissé con fiorellini bianchi e rosa, che per prima introdusse quassù la pratica delle proteste non violente e si fece pacificamente la pipì addosso nel bel mezzo della piazza per rivendicare il diritto al gelato che, dimmi se sbaglio, non può mancare quando vai in gita domenicale con la famiglia.
La Bottega dei Portici e Locanda Senio offrono un ristoro di qualità.
Giorno di mercato: sabato.
Conoscevi già la Romagna Toscana?
La ricetta dimenticata.
Il frizzaglio
Friggione, fricandò e frizzaglio sono ricette della tradizione contadina dell’Emilia-Romagna. In giro per l’Italia esistono ricette simili con altri nomi.
Mia mamma ricorda che il frizzaglio, ricetta di Palazzuolo sul Senio, era un contorno che veniva servito con la grigliata di carne e polenta ai ferri. Io no, non lo ricordavo, forse ero impegnata in qualche manifestazione pacifica.
La ricetta non prevede aglio anche se la parola ritorna nel nome. Probabilmente per il fatto che il termine frizai, in dialetto, è stato italianizzato in frizzaglio. Frizai e frizàn o frizòn (friggione) derivano entrambi da frizàr (friggere nel senso di soffriggere).
Sistemata la questione del nome, aggiungo solo che la sua particolarità è che le verdure si presentano tagliate a listarelle sottili e che ogni ingrediente va aggiunto quando quello precedente ha avuto tempo di rosolare.
Per 4 persone
Ingredienti
300 g di peperone giallo o rosso
200 g di cipolla, del colore che vuoi
400 g di zucchine
300 g di carote
4 pomodori maturi tagliati o 100 g di passata di pomodoro
100 g di acqua a temperatura ambiente
Olio d’oliva e sale q.b.
Procedimento
Lava le verdure, elimina la buccia della cipolla, semi e filamenti interni del peperone e le estremità di zucchine e carote.
Taglia tutte le verdure a listarelle tenendole separate.
In una padella leggermente unta di olio d’oliva, rosola i peperoni aggiungendo un pizzico di sale, quando sono morbidi unisci la cipolla e cuoci per 10 minuti su fiamma vivace e fornello medio-piccolo. Infine, aggiungi anche carote e zucchine insieme. Sala e mescola. Quando tutte le verdure saranno ben rosolate, metti nel tegame i pomodori, o la salsa, e l’acqua.
Mescola e cuoci a fiamma vivace ma non troppo per circa 30 minuti.
Conserva in frigorifero per 4-5 giorni.
Usa il frizzaglio come contorno, per fare i crostini, condire la pasta o creare un piatto unico aggiungendo, per esempio, bocconcini di pollo. Puoi usare frizzaglio e friggione anche con fette di polenta grigliata o fritta.
Se ti piace il mio lavoro, le storie e le ricette che pubblico, condividi e passaparola.
Se hai qualche domanda, una storia che vorresti leggere o una ricetta che vorresti provare, scrivimi. A venerdì prossimo. Ciao, Monica
Food Notes from Bologna is the English version of Fritto Misto.
Consider moving your subscription!
Continuiamo la conversazione?
Se ti va scrivimi a tortellinico@gmail.com oppure su Instagram.
Fammi sapere se ti piace Fritto misto cliccando sul pulsante "Mi piace" ❤️ che trovi qui sotto ⬇️ e lasciando un commento. GRAZIE!
Come sostegno al mio lavoro, ti sarò grata se vorrai condividere la newsletter con persone che amano leggere e cucinare.
Se ancora non lo hai fatto, puoi iscriverti QUI.
Monica... ho letto solo oggi questo tuo scritto, bellissimo !
Amo quelle zone che descrivi così bene, vorrei partire subito alla scoperta dei tanti paesi citati che ancora non conosco.
Dici che se insceno la protesta della bambina convinco il mio titolare a darmi altre ferie ???
E' sempre un piacere leggerti, lo faccio con il sorriso, grazie !
La ricetta del frizzaglio che non conoscevo per niente mi stuzzica ed è perfetta in questo periodo di abbondanza di verdure .
Grazie e ti abbraccio
Giuli
Ciao Monica, alcuni di questi posti li conosco e mi piacciono molto, con i tuoi racconti mi sono ritornate a galla belle mozioni di quei momenti trascorsi a Marradi e a Palazzuolo sul Senio.
Mi hai fatto venire voglia di tornarci😍
Proverò senz'altro il Frizzaglio visto che l'aglio non c'è (non lo digerisco)🙄
Grazie sempre!!! Mai più senza di te🤗