Bellissimo pezzo. L'archiginnasio è stupendo, e tutti quegli stemmi ti riportano a un antico mondo universitario che ha ispirato le confraternite americane o le casate alla Hary Potter 😄 Che poi, correggimi se sbaglio, è anche quello che crea i gruppi di goliardi? Ne so davvero zero.
A proposito, confermi che, per quanto l'università di Bologna sia più antica di Napoli, era ancora un'istituzione privata? Da quello che so, la Federico II è l'università pubblica più antica del mondo (perché la lungimiranza del sovrano era proprio quella di voler rendere la cultura accessibile a tutti).
Ciao Giuseppe, della goliardia non ti so dire molto tranne che le sue origini sono forse da ricercare presso l'università di Padova. Riguardo alla questione pubblico/privato quello che scrivi è senz'altro vero, i docenti della scuola bolognese iniziano a essere pagati dal Comune, quindi dal pubblico, a partire dal 1300. Riguardo alla volontà di una cultura accessibile a tutti, beh, considerando che interi strati della popolazione erano esclusi da qualunque livello d'istruzione e che l'università potevano permettersela solo le persone ricche, ecco, non so se parlare di lungimiranza sia corretto. Se non in chiave teorica. Diciamo che segna certamente una differenza con quella di Bologna ma, si sa, chi arriva dopo ha la strada spianata per fare cose diverse :)
Ciao cara Esther, Bologna resta per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di incontrarla. Dici il giusto quando associ il nickname La Rossa al fatto che la sua amministrazione fu comunista per molti decenni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Tuttavia l'origine del suo significato era precedente e diversa. Un abbraccio!
Cara Monica, sempre un piacere conoscere Bologna attraverso i tuoi racconti! E che bellezza ritrovare il prof. Montanari nelle tue citazioni...lui e il grande, compianto Vito Fumagalli, due docenti straordinari ☺
Bellissimo pezzo. L'archiginnasio è stupendo, e tutti quegli stemmi ti riportano a un antico mondo universitario che ha ispirato le confraternite americane o le casate alla Hary Potter 😄 Che poi, correggimi se sbaglio, è anche quello che crea i gruppi di goliardi? Ne so davvero zero.
A proposito, confermi che, per quanto l'università di Bologna sia più antica di Napoli, era ancora un'istituzione privata? Da quello che so, la Federico II è l'università pubblica più antica del mondo (perché la lungimiranza del sovrano era proprio quella di voler rendere la cultura accessibile a tutti).
Ciao Giuseppe, della goliardia non ti so dire molto tranne che le sue origini sono forse da ricercare presso l'università di Padova. Riguardo alla questione pubblico/privato quello che scrivi è senz'altro vero, i docenti della scuola bolognese iniziano a essere pagati dal Comune, quindi dal pubblico, a partire dal 1300. Riguardo alla volontà di una cultura accessibile a tutti, beh, considerando che interi strati della popolazione erano esclusi da qualunque livello d'istruzione e che l'università potevano permettersela solo le persone ricche, ecco, non so se parlare di lungimiranza sia corretto. Se non in chiave teorica. Diciamo che segna certamente una differenza con quella di Bologna ma, si sa, chi arriva dopo ha la strada spianata per fare cose diverse :)
Io credevo che fosse “la Rossa” perché i partiti di sinistra qui sono stati preponderanti da tantissimo tempo ( e spero continuino ancora ) ciao 😘
Il significato politico che dal dopoguerra ha assunto l’appellativo La Rossa è successivo all’origine del nome stesso 🙃
Grazie, Monica! Bologna (quanto mi manca!) è sempre stupenda. E poi è la rossa anche per ideologia, no? Al meno è quello che si diceva ;-)
Baci dalla Spagna,
Esther
Ciao cara Esther, Bologna resta per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di incontrarla. Dici il giusto quando associ il nickname La Rossa al fatto che la sua amministrazione fu comunista per molti decenni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Tuttavia l'origine del suo significato era precedente e diversa. Un abbraccio!
Cara Monica, sempre un piacere conoscere Bologna attraverso i tuoi racconti! E che bellezza ritrovare il prof. Montanari nelle tue citazioni...lui e il grande, compianto Vito Fumagalli, due docenti straordinari ☺
Grazie cara Stefania, Bologna scalda sempre il cuore. Ti mando un abbraccio