Qualcosa di personale
+ l'importanza di leggere e due ricette estive per celebrare le erbe aromatiche
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La tua cuoca scrittrice, Monica
Mentre scrivo questa newsletter mi trovo a Villabassa, piccolo comune dell’Alta Valpusteria, Tirolo italiano. Questi sono luoghi che conosco bene e dove mi sento un po’ come a casa visto che vengo quassù da quasi tre decadi.
Nel caso ti interessi, ho scritto un itinerario di viaggio dedicato alla “mia” Pusteria.
Torniamo a noi….
Sono qui in smart working da un paio di settimane.
Sarà un’estate di scrittura, ricerca e lavoro. E, finalmente, posso dire che dalla lista di cose da fare ho iniziato a spuntare qualche voce.
Un blog tutto nuovo
Finalmente è online il nuovo BLOG, se hai voglia di dare uno sguardo e darmi un riscontro ne sarò contenta. La tua opinione è importante per me.
Ho trasferito più di 600 ricette (300 in Italiano e altrettante in inglese) e, al momento, non è ancora tutto in ordine (e figurati!). Ugualmente confido che troverai la nostra nuova cucina virtuale accogliente e facile da utilizzare.
Ho anche creato un nuovo logo: al posto del vecchio tortellino colorato ho scelto un matterello in bianco e nero. Ho fatto tutto da sola utilizzando Canva e spero ti piacerà.
Una pagina dedicata ai corsi di cucina
Sul nuovo sito troverai anche una pagina dedicata ai Corsi di cucina.
Evviva! Era da tanto che volevo dare ordine e continuità a questa attività che sinora ho svolto in modo discontinuo. In questo modo, saprai dove trovare gli aggiornamenti sui corsi in partenza, sia quelli nella mia casa di Bologna sia quelli che, da maggio a ottobre, organizzerò in campagna (sulla pagina trovi tutte le info e qualche foto).
Il peggior incubo di una food writer che è stata editor per oltre un decennio? L’errore.
Non parlo dei fallimenti in cucina. Che pure ci sono stati e ci saranno.
Per dire, tra i miei incubi del passato c’è la maionese. Tra quelli più recenti un tentativo di affumicatura del sale che a momenti trasformava in rogo me e la casa. Fortuna che Marito non c’era e non ha visto le fiamme uscire dalla pentola.
Infine non si contano le bruciature di tegami e pentolini causa distrazione.
Sebbene scoccianti, i fallimenti sono errori che fanno crescere come ho scritto anche in un post sui cappelletti dove il ripieno si è rivelato un inciampo.
La prima volta che l’ho fatto è stato necessario, sue due piedi, inventare un piano B.
Quando sbagli, e può succedere, ricorda sempre che anche la Tarte Tatin è nata da un errore.
Ma oggi sono qui per un problema nato da un refuso. Inserire un errore nel testo della ricetta equivale a condannare qualcuno che mi ha dato fiducia a un fallimento. E, purtroppo, è successo.
Nella ricetta del budino di albicocche (che trovi QUI nella newsletter precedente) la quantità di agar-agar da usare è 5g e non 2g. Tutto il resto è corretto, soprattutto la grammatura della gelatina in fogli.
Qualcosa di personale
Louisa May Alcott ha scritto:
Spesso mi chiedo se quei giochi di bambina non abbiano influenzato la mia vita successiva, visto che i libri sono stati la mia maggior consolazione e la passione più grande, costruire storie un piacere mai abbandonato
Vorrei raccontarti qualcosa di personale.
Ho ricordi molto precoci, sin dall’età di 3 anni. Non indotti bensì nitidi e precisi.
E anche se non so come sia successo, ho imparato a leggere da sola quando ero piccolissima.
Una delle mie prime memorie d’infanzia è giocare con libri e riviste che trovavo in casa. Sfogliavo le pagine e guardavo le illustrazioni.
Nonna, quando abitavamo ancora nell’appartamento in centro a Imola, città dove sono nata e cresciuta, a volte sedeva vicino a me indicando le lettere e scandendole ad alta voce.
So per certo che avevo 4 anni quando cambiammo casa e i miei genitori capirono che leggevo veramente i libri che tenevo in mano.
Poiché era una cosa che prima o poi imparano a fare tutti non diedero alla vicenda alcuna importanza. L’unico provvedimento fu di spostare alcuni libri negli scaffali più alti.
Da quando ho iniziato a leggere non mi sono più fermata, per piacere e per lavoro.
Già in prima elementare, la maestra Renata, mi prendeva per mano e accompagnava nelle classi successive per prendere in prestito qualche libro visto che a metà anno avevo già finito di leggere quelli disponibili per la mia.
Potrei scrivere materassi di parole, per citare Lucio Dalla, per dirti quello che ha significato per me leggere tanto e in modo onnivoro. Del potere delle parole. Delle ali che hanno messo alla mia fantasia. Delle storie mi hanno suggerito.
E anche della libertà di pensiero che ho maturato. Una libertà che a volte mi ha procurato sofferenze ma che poi è stata la mia salvezza quando ho pensato di me stessa che ero una fallita. E credimi quando dico che non sono stati i migliori 5 minuti, cinque si fa per dire, della mia vita.
O ancora, delle peripezie nelle quali certi libri mi hanno trascinata.
Magari lo farò, un giorno.
Di luci e ombre
In questa società che ammette solo il successo, chi sta male si sente messo da parte. Per questa ragione, tempo fa, ho condiviso un momento di personale difficoltà. Spero che il mio racconto possa essere utile a chi attraversa una fase critica. Nessuno dovrebbe sentirsi sbagliato o restare solo davanti a un problema. Con il post trovi anche una buona ricetta di crostata di ricotta.
Una crostata di ricotta per una nuova consapevolezza
L’importanza di un (buon) libro
Diverse fonti indicano che nei prossimi anni aumenteranno i livelli di analfabetismo. Sembra incredibile ma è così. L’abitudine di scorrere velocemente immagini e video sarà uno dei (principali) motivi di questa catastrofe. Ci stiamo allontanando da scrittura e lettura e non c’è sentiero più pericoloso di quello dove lasciamo ad altri la capacità di discernimento che deriva dall’avere una mente allenata al pensiero. Tutto ciò mi sembra sufficiente per farci venir voglia di ritrovare la strada verso la lettura cercando libri capaci di trattenerci e, se abbiamo bisogno di una spinta, iscrivendoci a un club del libro.
Se sei approdat* qui è chiaro che sei una persona che legge e mi piacerebbe sentire la tua voce su questo argomento. I social hanno tolto tempo alla lettura? Tu quanto leggi? Hai figli e nipoti? Che rapporto hanno con i libri?
Alla vigilia delle sospirate vacanze o, almeno spero, di un rallentamento del ritmo frenetico che scandisce le cose della vita, vorrei lasciarti qualche titolo.
Un libro non cambia la vita ma le parole possono renderci persone più consapevoli e aiutarci a guidare il cambiamento che vorremmo innescare intorno a noi. Di sicuro aiutano a sviluppare un pensiero indipendente che dovrebbe sempre essere la bussola che guida le nostre decisioni.
Se hai uno o più libri da consigliare a me e alla comunità di Fritto Misto, scrivi autore e titolo nei commenti. Magari, se hai tempo, aggiungi una frase o un aggettivo per aiutarci a capire il tipo di lettura che stai suggerendo.
Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine (V. Woolf)
Una delle mie autrici americane preferite è nota per il film tratto da uno dei suoi libri. Anche se quasi nessuno ricorda il suo nome.
Il film era Pomodori verdi fritti e lei è Fannie Flagg. La conosci?
Fra l’altro, se hai visto il film ma non hai letto il libro, credimi, dimentica il primo e acquista il secondo.
Tornando all’autrice, vorrei saper scrivere come lei. Di più, vorrei avere scritto io i suoi libri, tutti, dal primo all’ultimo. Fannie Flagg commuove, fa pensare, sorridere e anche ridere a crepapelle.
Quante volte ho pensato a come sarebbe bello saltare dentro le pagine dei suoi libri e trovare posto, almeno per un po’, in quel mondo dipinto con colori talmente vividi da sembrare reale. Non è uno spazio perfetto e incontaminato ma Flagg sa sempre come raddrizzare una situazione usando giustizia e ironia.
Ed ecco che un uomo meschino, un vero topo di fogna, fa la fine che merita, cadendo in un tombino aperto. O che una diagnosi di morte certa porti il mesto protagonista ad attendere la fine scoprendo invece che dietro l’angolo c’è la Vita.
I suoi personaggi sono genuini e un po’ matti. Come una certa ex Miss Alabama che avendo deciso di farla finita, vuole comunque fare le cose per bene e si premura di sbrinare il frigorifero.
Flagg non è in senso stretto una food writer, ossia una scrittrice gastronomica.
È piuttosto una scrittrice a tutto tondo che dà al cibo il ruolo che, penso, ha anche nelle nostre vite: è conforto, accoglienza, gesto d’amore e nutrimento, piacere.
A volte mera presenza sullo sfondo, bisogna pur mangiare.
In fondo ad alcuni dei suoi libri, non sempre, troverai una gradita sorpresa: le ricette che hanno solleticato il tuo palato durante la lettura.
Ecco, il suo caramello salato è tra i migliori che abbia mai provato.
Questi sono alcuni titoli, se leggi qualcosa di suo fammi sapere.
Torta al caramello in Paradiso
Pomodori verdi fritti
In piedi sull’arcobaleno
Mr zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina
Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach
Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs
Miss Alabama e la casa dei sogni
Due ricette per celebrare le erbe aromatiche
Entrambe le ricette possono fungere da aperitivo. La prima anche da contorno.
La ricetta. Zucchine gratinate al forno
per 4 persone
Ingredienti
zucchine, 400 g
pangrattato, 20 g
Parmigiano grattugiato, 20 g
trito aromatico, 12 g
sale, olio d’oliva q.b.
Per il trito aromatico ho scelto: foglie di sedano, basilico, timo, prezzemolo
Procedimento
Taglia le zucchine a rondelle spesse 3 millimetri e sistemale, senza sovrapporle, su una teglia coperta di carta forno leggermente unta con olio d’oliva.
Trita le erbe aromatiche e mescola con Parmigiano, pangrattato e sale.
Distribuisci il composto sulle rondelle di zucchina e aggiungi olio d’oliva.
Cuoci in forno già caldo, 180 gradi funzione statica, per circa 15-20 minuti.
Sono ottime appena sfornate e anche a temperatura ambiente.
Puoi conservare in frigorifero per alcuni giorni.
La ricetta. Prugne e albicocche con formaggio alle erbe
Nota di cucina
Per farcire prugne e albicocche ho provato sia formaggio a pasta semi morbida (quello della foto) schiacciandolo con la forchetta per aggiungere le erbe tritate sia robiola (in questo caso conserva in frigorifero per un’ora prima di servire).
Mia mamma, che ha provato in anteprima entrambe le ricette della newsletter, mi ha detto di avere usato del formaggio di capra.
Tu scegli quello che incontra di più i tuoi gusti.
Infine, se al posto delle erbe mescoli al o aggiungi sul formaggio del miele, da aperitivo diventa dessert.
per 4 persone
Ingredienti
4 prugne essiccate denocciolate
4 albicocche essiccate
formaggio, circa 50-60 g
timo, erba cipollina, basilico q.b.
Preparazione
Mescola il formaggio con le erbe aromatiche tritate finemente.
Incidi le prugne e le albicocche su un lato e riempi con il formaggio aromatizzato, aiutandoti con un cucchiaino.
Servi albicocche e prugne accompagnandole con pane e speck (o altre cose buone che ti vengono in mente).
Conserva in frigorifero fino al momento di servire.
Saluti
Fritto Misto non va in vacanza!
Visto che ogni giorno di questa estate trascorrerò qualche ora al pc, voglio tener fede all’impegno appena assunto di una newsletter bimensile.
Avrai mie notizie il 14 agosto.
Di Flagg ho letto solo Pomodori verdi fritti… e allora vedrò di rimediare! Mi piacciono moltissimo le sue descrizioni, il suo modo di raccontare che solo all’apparenza sembra “semplice” invece è essenziale.
Ho visto il nuovo blog, la cosa che mi piace di più è il menu diviso per ricorrenze, con il pranzo della domenica. Mi piace tanto questo modo di vedere la cucina ❤️
Cara Giuliana, che cuntintizza :) anche a me piace molto Agnello Hornby. Ottimo consiglio di lettura. Sono certa che dal nome, chi vorrà, cercherà qualche titolo. Riguardo al "peggio", ti confermo che è alle mie spalle. Grazie dell'affetto. Ma su questo argomento tornerò perché siamo tutti fragili e tenerci per mano fa si che nessuno rimanga indietro. ps: Ti ringrazio per il feedback sul blog, riguardo alla maschera... aiuto! È difficilissima da usare, dovrò vestire i panni dello studente e sperare che qualcuno mi aiuti a capirne il funzionamento. Un abbraccio, Monica