Fine estate e il ritorno di Fritto Misto
Più due ricette per celebrare gli ultimi pomodori di stagione
Dall’ultima newsletter che hai ricevuto è passato un po’ di tempo, per l’esattezza un mese e mezzo.
Cosa è successo nel frattempo?
Che, come spesso succede, ho sovrastimato le mie forze e sottostimato l’ultima prova: pulizia della casa dopo i lavori di ristrutturazione, trasloco dei mobili verso casa, trasloco degli oggetti che vivono nei mobili (ancora in corso), altre pulizie, definizione delle cose lasciate in sospeso con l’arrivo di Ferragosto.
La fatica è stata grande. Ancora di più se pensi che, con mio marito, pur continuando a lavorare, abbiamo fatto tutto in tre mesi (che ricorderemo tra quelli più faticosi e intensi della nostra vita).
Lo sforzo ha intaccato le mie risorse fisiche e mentali.
È metà settembre e non ho ancora pensato a un piano editoriale per la newsletter. Per adesso lascio che le idee fluttuino, quando saranno pronte verranno a bussare e le cose prenderanno forma. Un po’ come la nuova cucina dalla quale ti sto scrivendo. Non è arrivata già pronta e solo da montare, è stata costruita un pezzo alla volta, cambiando il progetto in corso d’opera quando è stato necessario.
Se sei un nuovo iscritto di Fritto Misto, durante l’estate siamo diventati tantissimi!, ho parlato di trasloco-ristrutturazione-nuova cucina qui:
Comunque, una cosa è certa, scrivere, soprattutto se non usi l’IA e io non la uso, richiede tempo. Anche pensare alle cose da dire, per non trovarsi a parlare a vanvera, vuole tempo. Sicuramente Fritto Misto resterà una newsletter di storia gastronomica, memorie e ricette. E di Via Emilia, il sotto prodotto di Fritto Misto dedicato alla scoperta della mia regione, l’Emilia-Romagna. Nel frattempo, visto che le storie da raccontare, come anche ricordi e sapori, sono moltissime e io devo ancora trovare un filo conduttore, tu potresti, se ti va, raccontarmi qualcosa della tua estate.
Evento Alert!
Domenica 22 settembre alle ore 16 sarò a Carpi all’Emilia Food Fest, Festival dei Sapori e delle Tradizioni della Via Emilia.
Partecipo come narratrice gastronomica per raccontare la storia dei pani della cucina povera e dei dolci da re della tradizione emiliano-romagnola. Sarà un viaggio storico e gastronomico tra le cucine di corti, conventi e poveri diavoli. Porterò anche un assaggio della mia torta di Tagliatelle (la ricetta è sul mio blog).
Appuntamento in collaborazione con la Festa del Racconto.
Un ringraziamento speciale al Comune di Carpi.
Qui trovi il programma completo dell’evento: programma Emilia Food Fest 2024
For my readers from abroad: Food Notes from Bologna is the English version of Fritto Misto. Consider moving your subscription!
Pomodori e cicale
Prima delle due ricette promesse nel sottotitolo, ti racconto come ho trascorso la settimana di Ferragosto, quando i lavori di ristrutturazione si sono fermati.
A casa, lavorando.
Passata di pomodoro e confetture varie hanno comportato un po’ di lavoro ma vuoi mettere il piacere di sistemare in dispensa le scorte per l’inverno?
E così, io e mio marito, abbiamo alzato a tutto volume il frinire delle cicale, vera colonna sonora dell’estate, allacciato i grembiuli e sbucciato, cotto, invasato e pulito non so quanta frutta, pomodori compresi, chiacchierando e ridendo di noi e delle cose della vita.
A dirla tutta, questa newsletter, che speravo di mandarti a fine agosto, doveva essere dedicata al ricordo di una giornata speciale, quella della preparazione della passata di pomodoro che, ricordo, avveniva tra fine agosto e inizio settembre, mai prima e neppure dopo.
Tuttavia, siamo già oltre la metà di settembre. È tardi per condividere la ricetta della passata, così ho scelto di fare una cosa diversa e lasciarti due ricette per utilizzare gli ultimi pomodori di stagione.
Poi, è chiaro, dipende da dove vivi, ma qui nel bolognese la stagione dell’orto estivo dovrebbe durare almeno fino a metà ottobre. Adesso che accendere il forno non sembra più una missione suicida, procurati qualche pomodoro e buon lavoro.
Don Pomodoro e la salsa di Artusi
Nel titolo ho scritto salsa e non passata. Conosci la differenza?
Quando lasci bucce e semi, oppure se aggiungi ingredienti come aglio o cipolla, stai facendo la salsa non la passata.
E tra le ricette di salsa, quella di Pellegrino Artusi è un piccolo capolavoro che merita di uscire dalle pagine del libro per approdare sulla tua tavola. Ancora una volta, questa magnifica opera dedicata alla cucina di casa italiana è un affresco ricco di aneddoti storici e ricordi.
Don Pomodoro
L’introduzione alla ricetta N. 125, Salsa di pomodoro, racconta di un certo prete di una certa città della Romagna che per la sua abitudine a impicciarsi negli affari di ogni famiglia, ben oltre il proprio dovere, fu ribattezzato Don Pomodoro “dal popolo arguto”. L’aneddoto è spassoso e racconta qualcosa anche sull’utilizzo del frutto, il pomodoro tecnicamente non è una verdura.
Dopo il suo arrivo dall’America nel XVI secolo, e dopo essere stato lungamente sconsigliato dai medici, il pomodoro -nella seconda metà dell’Ottocento- diventò anche in Italia di uso comune. Anzi, come dice Artusi, la nuova abitudine di introdurlo in tanti piatti ricordava quella del prete di mettere il naso negli affari degli altri.
Puoi scaricare l’app sul tuo telefono e avere Fritto Misto sempre a portata di mano, l’hai già fatto?
Salsa di pomodoro, ricetta di Artusi
Come scrive Artusi, questa salsa si presta a molti usi: accompagnare un lesso, condire una pasta o fare il risotto.
Confermo. E rilancio: non buttare gli scarti, usali per fare una seconda salsa, densa e perfetta da spalmare sul pane.
La Ricetta.
per 4 persone
Ingredienti
8 pomodori lunghi tipo San Marzano, oppure tondi ma sodi e maturi
1 cipolla gialla piccola
1 spicchio d’aglio
½ costa di sedano
1 carotina
2 foglie di alloro
basilico e prezzemolo q.b.
sale e olio d’oliva q.b.
Procedimento
Togli la camicia all’aglio.
Elimina la buccia della cipolla e taglia a fette.
Lava le foglie di basilico, prezzemolo e alloro, asciuga e trita a coltello le prime due lasciando intere quelle di alloro che, a fine cottura, vanno eliminate dal sugo.
Dopo avere lavato sedano e carota, taglia a pezzi le verdure.
Lava i pomodori e taglia in pezzi grossolani.
In un tegame unisci tutti gli ingredienti, aggiungi un pizzico di sale e olio con generosità, unisci anche le foglie di alloro e metti sul fuoco.
Fai cuocere su fornello piccolo e fiamma vivace per 15 minuti, mescolando di quando in quando. Il tempo necessario a rendere la salsa cremosa.
Elimina l’alloro e passa tutto al passaverdure.
Usando il filtro a fori più sottili del passaverdure si ottiene una salsa liscia. Io ho optato per quello intermedio ottenendo un sugo non perfettamente liscio ma più rustico e tanto saporito.
La salsa è pronta.
Consiglio
Raccogli gli scarti di verdure in una ciotola, aggiungi olio e un poco di acqua e mescola (puoi frullare per renderla meno grossolana). Otterrai una ottima crema da spalmare sul pane abbrustolito e zero scarti.
Crema di pomodori arrosto e burrata
Dalla mia estate, ecco una ricetta che ho fatto più volte: crema di pomodori arrosto che qui vedi con l’aggiunta di qualche cucchiaio di burrata.
Se ami cucinare non importa che sia l'estate più calda del mondo, tu continui a cucinare per dare colore e sapore a ogni giorno.
Un paio di volte, mio marito ha cercato di spegnere questo ardore chiedendomi di non accendere il forno. L’appello faceva breccia per un paio di giorni e poi, incapace di resistere, tornavo ad accenderlo.
Tornando alla crema di pomodori, devi sapere che per tre lunghi anni, causa un problema di salute, a parte la passata e comunque con qualche problema, non ho mangiato pomodori cotti e crudi. E per una che d’estate viveva di insalata di pomodori, è stata dura. E anche se non posso abbuffarmi, ho celebrato il loro ritorno sulla mia tavola e nel MIO piatto.
Questa crema ha un sapore intenso ed è molto versatile. Puoi usarla come:
pâté da spalmare su fette di pane abbrustolito. Se aggiungere o meno la burrata e un giro d’olio, dipende da te;
salsa per condire la pasta,
oppure da usare al posto della passata su pizza o pinza;
farcitura per tortelli o bottoni;
salsa per accompagnare carni bianche o uova sode.
Non mi resta che lasciarti la ricetta.
Ai pomodori aggiungo sempre uno scalogno, o una cipolla piccola, e un’erba aromatica per rendere più intenso il sapore, e un paio di carote per accendere il colore.
La Ricetta.
Per 4 persone
Ingredienti
400 g di pomodori ciliegini o datterini
150 g di carote
1 scalogno
origano q.b. (o altra aromatica)
sale e olio d’oliva q.b.
Procedimento
Accendi il forno a 200 gradi, funzione statica.
Rivesti una teglia di carta forno e ungi il fondo con olio d’oliva.
Lava e asciuga i pomodorini.
Lava le carote e taglia a pezzi.
Sbuccia lo scalogno e taglia a metà o in 4.
Nella teglia sistema tutti gli ingredienti, aggiungi olio d’oliva, sale e origano.
Cuoci nel forno già caldo per circa 35-40 minuti o fino a quando le verdure saranno morbide.
Lascia raffreddare e riduci a crema con il frullatore a immersione
Anche se a Bologna ha appena iniziato a piovere, raccolgo le idee, le appendo al filo del bucato per asciugarle con l’ultimo sole d’estate e torno da te.
Ciao, Monica
Continuiamo la conversazione?
Se ti va scrivimi a tortellinico@gmail.com oppure su Instagram.
Fammi sapere se ti piace Fritto misto cliccando sul pulsante "Mi piace" ❤️ che trovi qui sotto ⬇️ e lasciando un commento. GRAZIE!
Come sostegno al mio lavoro, ti sarò grata se vorrai condividere la newsletter con persone che amano leggere e cucinare.
Se ancora non lo hai fatto, puoi iscriverti QUI.
Un caro saluto anche a te Laura, ti ho pensata quando ho sentito la notizia della prima neve sulle Alpi. Ti hanno fischiato le orecchie? Scherzi a parte: grazie di cuore. A presto, un abbraccio ps: dipingo qualche anta, metto a posto un mobile e apro la nuova cucina :)
EWIWA! Ce l’hai fatta! Ora vogliamo vedere la nuova cucina. Grazie x condividere le tue bontà con noi, un caro saluto:) 👋