Ho pensato molto a questa newsletter. Nel senso che ne ho ricevute diverse con proposte di menù per le feste, immagino anche tu, così quest’anno, a 10 giorni dal Natale, ho pensato di offrirti un’altra prospettiva, quella delle vecchie drogherie bolognesi del centro storico che per le feste si accendono di colori, profumi e luci (pur meritando una visita in ogni momento dell’anno).
Prima di questo, vorrei condividere il futuro della newsletter che, ogni anno, cambia un po’.
Il 2024 è stato un anno di cambiamenti, sorprese, pensieri che montano come la panna. Si, proprio come la panna. Sembra che non stia accadendo nulla ma, prima ancora di vedere, senti che la consistenza sta cambiando sotto i tuoi occhi, all’inizio impercettibilmente e poi, in un attimo, il liquido denso è diventato una soffice crema.
Lo stesso accade con i pensieri. A volte prendono forma lentamente, a volte te li ritrovi davanti già adulti e pronti a prendere la loro strada.
E mentre ero in stupita contemplazione di quello che stava accadendo, la vita andava avanti. È così che mi sono ritrovata a guardare in faccia un nuovo Natale e la fine di un altro anno.
Del nuovo non so nulla, quello vecchio si chiude con una diversa consapevolezza di me e un pensiero luminoso come un cielo di montagna in una giornata tersa.
Finalmente ho 1) trovato la casa virtuale che cercavo e soprattutto 2) ho imparato a dare valore al mio lavoro e a quello che offro come food writer, storica, cuoca diplomata alla Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu di Firenze e con una lunga esperienza maturata, ricetta dopo ricetta, nel room and breakfast di famiglia.
Substack è lo spazio virtuale che stavo cercando, il luogo dove ho trovato lettori e cuochi appassionati, lo spazio dove chi scrive e chi legge può realmente connettersi.
Dedico molte energie e lavoro a questa newsletter, di solito due-tre giorni a settimana nel caso tu te lo stia chiedendo. Questo è il tempo che serve per fare ricerca, leggere, cucinare, fotografare, editare, scrivere, rileggere, tenere i contatti con la mia comunità. Oltre al lavoro mensile sul piano editoriale visto che gli argomenti da trattare non escono pronti e cotti a puntino dal forno.
Per tutte queste ragioni ho deciso di introdurre la possibilità di supportare il mio lavoro. Se vorrai sostenermi, puoi diventare un abbonato pagante scegliendo tra abbonamento mensile, annuale, supporter.
Diversamente potrai continuare a leggere gratuitamente le newsletter dedicate agli abbonati free, magari ogni tanto lascia un cuore o un commento di incoraggiamento.
Per me è tutto nuovo e sono ancora un po’ confusa ma quando ho visto i primi abbonati a pagamento ero incredula e felice (grazie!) e, soprattutto, ho capito che vivere della mia scrittura è ciò che desidero veramente.
Se non provo, come faccio a conoscere la fine della storia?


Ora ti lascio un po’ di dettagli pratici.
Gli abbonati gratuiti riceveranno una/due newsletter al mese da gustare da cima a fondo su vari argomenti (nel senso che non ci saranno parti riservate agli abbonati a pagamento e quindi non leggibili). Gli argomenti sono quelli che ho trattato sinora:
Storia e storie di piatti e ingredienti
Ricette della mia famiglia e del repertorio italiano
Saggi e riflessioni su vari temi
Via Emilia: consigli di cose da fare, vedere e mangiare in Emilia-Romagna.
Gli abbonati a pagamento riceveranno inoltre da uno a due contenuti al mese, riservati solo a loro, dove troveranno:
Mini guide alimentari su argomenti specifici (la prossima settimana invierò una guida sulla preparazione della pentola del brodo con opzioni anche vegetariane)
Ricette esclusive
Video ricette (a gennaio, pasta fresca!)
Guide alle città dell’Emilia-Romagna
Archivio completo a disposizione
Gli iscritti a pagamento che scelgono di abbonarsi per un anno, alla fine del 2025, avranno tra le mani un libro di cucina. Che ne pensi di regalarti o regalare un abbonamento-libro per Natale? E comunque, grazie di essere qui.
Drogherie storiche di Bologna centro
Le drogherie sono luoghi affascinanti dove puoi acquistare dolci di ogni genere, specialità gastronomiche, confetture, vini e liquori, caffè, caramelle sfuse ma anche articoli per la casa.
Nel Quadrilatero, ti segnalo la Drogheria da Gilberto: un posto dove trovo tante cose utili, ad esempio la saba.
Ora però ti lascio l’indirizzo di tre posti che hanno un valore storico e, per me, anche personale per via della frequentazione.
Zanasi Vini e Liquori
Via D’Azeglio 37, Bologna
Bottega con vini, liquori, specialità. Anche bar.
Ogni cosa ha un sapore antico, anche il grembiule che indossa Elio, il marito della Bice Zanasi che ha lasciato il suo cognome ma purtroppo non c’è più. Tornando a Elio, è un personaggio fermo al tempo che fu e per questo ti consiglio di non entrare con il cellulare in mano per fare foto come se fossi allo zoo perché potresti prendere il tuo avere, come si dice a Bologna.
Quando passo, compro cioccolatini sfusi e caramelle mou, oltre a biscotti che amo come i Lotus e i prodotti artigianali bolognesi del panificio Lelli. E poi mi fermo per un po’ di chiacchiere e un caffè.




Drogheria della Pioggia
Via de’ Falegnami 20, Bologna
Drogheria con prodotti dolciari sfusi di ogni tipo, frutta candita e secca, bevande, salse, prodotti per la casa.
Questa drogheria è una delle ultime del genere del Nord Italia.
Già nel 1600 i locali ospitavano uno speziale. Nel corso dei secoli la bottega è certamente cambiata ma nemmeno troppo. Oggi la gestiscono i fratelli Sarti con un collaboratore. Gentilezza, varietà e qualità sono gli ingredienti migliori di questo posto dove, ogni anno, mi reco in una sorta di pellegrinaggio per acquistare la frutta candita che rende speciali i miei certosini. A proposito, qui puoi ancora comprare il mix già pronto di spezie e lievito per fare il certosino, proprio come all’uso di una volta, quando le persone acquistavano il pacchettino delle polveri dallo speziale.
Se vuoi fare una foto, chiedi prima di scattare.




Antica Drogheria Calzolari
Via Petroni 9a
Enoteca, specialità dolci e salate. Anche caffetteria


Last but not least.
Siamo in zona universitaria e la drogheria appartiene alla famiglia Delfiore dal 1959. Della precedente gestione, Calzolari appunto, che inaugurò a inizio Novecento e rilevò il locale con il mobilio della preesistente farmacia, i proprietari attuali hanno mantenuto gli arredi originali in stile liberty (vetrine, bancone e scaffali).
Qui puoi trovare tutto quello che ti aspetti di trovare in una drogheria: caramelle e cioccolatini sfusi, caffè in grani e macinato, pasta, vini, liquori, specialità dolci e salate. Puoi anche prendere un caffè o bere un calice di vino.
Andrà tutto bene se non chiederai uno spritz aspettandoti di trovare l’angolo buffet. Questi sono i miei consigli, poi vedi tu.
L’aperitivo è scomodo rispetto agli standard di oggi. Che poi è proprio quello che piace a me. Bevi in piedi e senza patatine ma se cerchi autenticità, qui la troverai. Dall’oste ruvido che se c’è troppa confusione si alza in piedi e invita al silenzio, al pubblico variegato.
Ciò che amo di più di questo luogo, sono le persone.
I proprietari e collaboratori che si alternano dietro il grande bancone e i clienti. Una umanità varia di artisti, artigiani, liberi professionisti, insegnanti e abitanti del quartiere. Come il signor Giovanni con le bretelle rosse e i capelli bianchi che assomiglia a Babbo Natale, per dire. Qui può accadere di tutto, anche che in una serata di pioggia battente una giovanissima coppia romana de Roma, entrambi tatuati dalla testa ai piedi, conversi amabilmente per oltre un’ora con una signora elegante della vecchia Bologna.
Questa è la magia di Calzolari. Qui l’umanità di ciascuno crea una alchimia unica e in continuo divenire. In questo posto porto gli amici, non tutti, solo quelli che possono apprezzare e lasciare una scintilla del loro passaggio.
Caro lettore, per oggi la newsletter finisce qui.
Tornerò prima del 25 per gli auguri di Natale e magari con una ricetta per riciclare gli avanzi che dal 26 dicembre saranno numerosi.
Gli iscritti a pagamento, tra pochi giorni, riceveranno la prima delle mini guide, quella dedicata alla pentola del brodo.
Ti lascio con una domanda: quest’anno introdurrai qualche novità o ti atterrai al solito menù delle feste? Un abbraccio a tutti e buona cucina di allegria, sostanza, leggerezza, gratitudine.
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Grazie, Monica
Continuiamo la conversazione?
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Grazie Monica
Senza questi negozi Bologna non sarebbe la stessa
Sempre piacevole leggerti
Buona giornata
Monica
Il bicchiere di vino da Calzolari, ma soprattutto la bella umanità che ci passa! ❤️