Alcune memorie sono più significative di un testamento e durano più a lungo di un tatuaggio. Siamo state fortunate, mi pare. Un abbraccio Stefania e grazie per avere ricordato qui nonno Pietro
Monica che bei ricordi! Io con la mia nonna guardavo la telenovela alle 2 di pomeriggio in cucina prendendo il caffè mentre andava la lavapiatti. Erano momenti preziosi e sai, già allora vivendoli, seppur giovanissima. me ne rendevo conto. Quante le storie di nonne e di cucine! Grazie per le ricette, mi piacciono tutte.
Cara Enrica, grazie mille per le tue parole e per avere condiviso questo ricordo. Qualche anno fa ho impresso una svolta radicale alla mia vita e credo che a spingermi sia stata la consapevolezza maturata nel tempo di quante storie dimenticate, quelle delle donne in primis ma anche la voce degli emigrati, fossero celate dietro le porte accostate delle nostre cucine. E da ricercatore di storia l'ho trovato irresistibile. Ti abbraccio, xo
Il bello dei ricordi è che quando una persona condivide i propri è come se facesse spazio anche a quelli degli altri e tutti insieme possiamo imbandire una tavola accogliente e davvero molto affollata, xo
È proprio così Paola, la cucina è cultura e alla pari di molti altri elementi concorre a formare la nostra identità. È un peccato sottovalutare questo aspetto e trasmettere tanto poco alle nuove generazioni.
Che brava che sei Monica: riesci a suscitarmi la nostalgia di cose mai provate, una nonna amorevole in questo caso, o di cibo campagnolo, a ognuno il suo. Il mio amato maestro mi fece assaggiare il pane abbrustolito sulla stufa a legna che usavamo per riscaldarci nella vecchia cucina della scuola, con un po’ di burro sopra e non l’ho mai dimenticato, il sentimento di attesa e la meraviglia di quei primi
Grazie Lorenza, il bello di queste immagini tra il seppia e il bianco-e-nero è che io ho appena assaggiato pane caldo e burro. Riguardo alla meraviglia e alla gioia collegati al sentimento d'attesa... beh! sarà argomento di una prossima newsletter :)
Cara Monica, tu sei un pochino più piccolina ma le nostre infanzie si assomigliano in modo sorprendente...solo che il mio custode è stato il nonno paterno, sono cresciuta nella sua casa in campagna tra orto, giardino, stalle e pollaio con qualcosa sempre a cuocere sulla mitica stufa a legna ☺ il forte legame che ho con piante, animali e la gioia di cucinare e mangiare in compagnia di pochi mi vengono dal nonno Pietro.
Hai avuto un'infanzia bellissima, e anche così si spiega il calore che metti nel raccontare le tue passioni , la storia tua e della tua terra. La cucina è cultura! Grazie Monica
Alcune memorie sono più significative di un testamento e durano più a lungo di un tatuaggio. Siamo state fortunate, mi pare. Un abbraccio Stefania e grazie per avere ricordato qui nonno Pietro
Monica che bei ricordi! Io con la mia nonna guardavo la telenovela alle 2 di pomeriggio in cucina prendendo il caffè mentre andava la lavapiatti. Erano momenti preziosi e sai, già allora vivendoli, seppur giovanissima. me ne rendevo conto. Quante le storie di nonne e di cucine! Grazie per le ricette, mi piacciono tutte.
Cara Enrica, grazie mille per le tue parole e per avere condiviso questo ricordo. Qualche anno fa ho impresso una svolta radicale alla mia vita e credo che a spingermi sia stata la consapevolezza maturata nel tempo di quante storie dimenticate, quelle delle donne in primis ma anche la voce degli emigrati, fossero celate dietro le porte accostate delle nostre cucine. E da ricercatore di storia l'ho trovato irresistibile. Ti abbraccio, xo
Quante cose abbiamo in comune!
Io potrei viverci, pensa un po' ;)
…freddi. Un abbraccio e continua a deliziarci con i tuoi racconti e le ricette squisite
Leggere del tuo tempo passato con la nonna mi fa tornare alla memoria anche il mio, grazie.
Il bello dei ricordi è che quando una persona condivide i propri è come se facesse spazio anche a quelli degli altri e tutti insieme possiamo imbandire una tavola accogliente e davvero molto affollata, xo
È proprio così Paola, la cucina è cultura e alla pari di molti altri elementi concorre a formare la nostra identità. È un peccato sottovalutare questo aspetto e trasmettere tanto poco alle nuove generazioni.
Che brava che sei Monica: riesci a suscitarmi la nostalgia di cose mai provate, una nonna amorevole in questo caso, o di cibo campagnolo, a ognuno il suo. Il mio amato maestro mi fece assaggiare il pane abbrustolito sulla stufa a legna che usavamo per riscaldarci nella vecchia cucina della scuola, con un po’ di burro sopra e non l’ho mai dimenticato, il sentimento di attesa e la meraviglia di quei primi
Grazie Lorenza, il bello di queste immagini tra il seppia e il bianco-e-nero è che io ho appena assaggiato pane caldo e burro. Riguardo alla meraviglia e alla gioia collegati al sentimento d'attesa... beh! sarà argomento di una prossima newsletter :)
Cara Monica, tu sei un pochino più piccolina ma le nostre infanzie si assomigliano in modo sorprendente...solo che il mio custode è stato il nonno paterno, sono cresciuta nella sua casa in campagna tra orto, giardino, stalle e pollaio con qualcosa sempre a cuocere sulla mitica stufa a legna ☺ il forte legame che ho con piante, animali e la gioia di cucinare e mangiare in compagnia di pochi mi vengono dal nonno Pietro.
Hai avuto un'infanzia bellissima, e anche così si spiega il calore che metti nel raccontare le tue passioni , la storia tua e della tua terra. La cucina è cultura! Grazie Monica