La pentola del brodo
Un viaggio tra i brodi della tradizione italiana, emiliano-romagnola e di casa mia
Nella pentola del brodo c’è il sapore della festa e quello del conforto. E, soprattutto, nel suo vapore ritrovo il profumo denso dei pranzi della domenica e degli eventi familiari.
Come ha scritto Diane Ackerman,
Nulla è più memorabile di un odore. Gli odori esplodono morbidamente nella nostra memoria come mine terrestri nella massa cespugliosa degli anni.
Da piccola, ricordo che la domenica mattina, spesso, o durante le feste di Natale, sempre, la casa era permeata da una somma di profumi che formavano una unica molecola profumata. La assaporavo nel naso e sulla lingua per riuscire a cogliere le sfumature che concorrevano a formarla. Una cosa è certa, il brodo era il primo che scovavo tra altri mille.
Il brodo ha un profumo, un sapore e una consistenza duplice. Una è liquida e l’altra aeriforme. La seconda è il vapore che copre i vetri della cucina trasformandola in un bozzolo accogliente. Nella mia casa di bambina era così.
Il giorno di Natale, entravo presto in una cucina già piena di u…